A cura di Stefano Papetti e Alessia Campanelli,
“Holodomor. Il segreto rivelato: genocidio ucraino” sarà inaugurata venerdì 23 febbraio, alle ore 17:30, presso la Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini di Ascoli Piceno con la partecipazione dell’artista, Armandino Lecca.
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La mostra parla di un passato che in pochi conoscono ma che tutti siamo chiamati a riconoscere, un passato che agisce ancora sulla nostra contemporaneità, insinuandosi tra le pieghe del tempo presente.
HOLODOMOR, un termine ucraino che nasce dall’unione di due vocaboli “holod” che significa fame, carestia e “moryty” che significa uccidere: è stato coniato per designare il genocidio perpetrato dal regime sovietico negli anni 1932-1933 di 4 milioni di cittadini ucraini accusati di opporsi alla collettivizzazione delle campagne. Tutte le risorse agricole furono requisite e la popolazione subì le conseguenze di una carestia indotta, senza nemmeno avere la possibilità di raggiungere altri territori.
Lo storico americano Robert Conquest ha per primo squarciato il velo del silenzio su questo episodio e successivamente le ricerche dello studioso italiano Ettore Cinnella hanno portato alla ribalta dell’opinione pubblica internazionale questo atto criminale, rimasto per oltre mezzo secolo sepolto nell’indifferenza.
L’artista sardo Armando Lecca, in arte Armandì, ha dedicato all’Holomodor una stele commemorativa collocata presso il Parco Pubblico di Monte Claro a Cagliari nel gennaio del 2018, ricevendo dal governo ucraino un’importante nonorificenza al merito artistico, storico e culturale.
Sensibile alle tematiche sociali legate alla violenza ed alle discriminazioni, Armandì ha messo a disposizione la sua arte per denunciarne le atrocità attraverso sculture realizzate con le caratteristiche pietre della sua terra che nelle forme salde e compatte esprimono il dolore di un’umanità ferita ma non vinta.